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Chiesa San Giuliano Martire – Piazza della Vittoria

Data di pubblicazione:

venerdì 19 marzo, 2021

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La costruzione della chiesa di piazza della Vittoria, iniziata nel 1665 sulla base di una struttura preesistente di cui si ha notizia già nel 15° secolo, avvenne a opera dell’architetto Giovanni Ruggeri. Il prevosto don Arrigoni provvide al termine della costruzione e a sue spese ad arredare la nuova chiesa con quadri e oggetti preziosi, commissionando altresì la facciata della chiesa, che rappresenta uno dei massimi esempi di architettura barocca del milanese. Il nipote Giovanni, suo successore, fece erigere sempre a proprie spese, tre altari in ebano dei quali quello dedicato alla Madonna, è ancora oggi conservato nella chiesa. Agli Arrigoni successe nel 1749, Giovanni Antonio Vismara che fece costruire l’altare maggiore, l’orologio del campanile e la casa parrocchiale.

Nei secoli, la chiesa parrocchiale di San Giuliano subì numerosi rifacimenti: l’attuale edificio, che della chiesa seicentesca disegnata dall’architetto Ruggeri mantiene la sola facciata, è stato costruito per volontà di Don Luigi Carcano, parroco dal 1959 fino al 1987: l’architetto Mariotti progettò infatti la nuova chiesa, iniziata nel 1964 e terminata nel 1966, arricchita dalle moderne sculture bronzee del tabernacolo e del Cristo, collocato dietro l’altare, opera dell’artista Giancarlo Marchese. Il 2 giugno 1966 avvenne la sua consacrazione da parte dell’Arcivescovo di Milano, Cardinale Luigi Colombo.

Nel marzo 2018, sono stati completati i lavori di restauro della chiesa di San Giuliano Martire: hanno interessato il campanile e le parti più antiche della chiesa ed hanno portato a diverse scoperte interessanti e curiose, come la presenza, nelle parti alte, di decorazioni apotropaiche, teste di leone che nella tradizione avevano il compito di vegliare sulla comunità e di allontanare il male. Anche l’antico portone di ingresso è stato riportato all’aspetto originario e il restauro conservativo ha permesso di rimuovere le tracce di maldestri interventi di “copertura” effettuati nel corso degli ultimi 350 anni, riportando alla luce pregevoli fregi floreali, una delicatissima immagine della Madonna del Rosario e altri due affreschi, dedicati ai santi Pietro e Paolo, posizionati sulla facciata.

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Ultimo aggiornamento

25/03/2021