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Ex Caserma dei Carabinieri: avviata la procedura di esproprio per pubblica utilità

Data di pubblicazione:

martedì 19 novembre, 2019

Tempo di lettura:

2 min

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Il Comune di San Giuliano Milanese ha avviato le procedure per la riacquisizione al patrimonio dell’Ente dell’edificio di via Trieste (ex Caserma). Con la Delibera approvata ieri sera, 18 novembre, in Consiglio Comunale con i voti favorevoli della maggioranza a cui si sono aggiunti SEL, Gina!Gina Greco Sindaco e parte del PD (tre in totale gli astenuti, tra cui il M5S), l’Amministrazione ha infatti dato mandato ai tecnici di utilizzare la procedura di esproprio per pubblica utilità. E’ stato infatti ravvisato come prevalente l’interesse pubblico nel rientrare in possesso del terreno e dello stabile di via Trieste al fine di completare il recupero ad uso sociale e ultimare le unità abitative previste in virtù del fatto che San Giuliano è classificato “Comune ad alta tensione abitativa”.

Commenta il Sindaco, Marco Segala: “Abbiamo deciso di dare un’accelerata e di avvalerci di questa procedura per una duplice motivazione: innanzitutto, per neutralizzare la richiesta di Regione Lombardia, che pretendeva la restituzione del finanziamento a suo tempo concesso (oltre 1.500.000 euro) per la mancata realizzazione dei 24 alloggi di edilizia residenziale pubblica; inoltre, abbiamo difeso e applicato concretamente quello che si definisce un interesse pubblico prevalente, e cioè il grande bisogno di alloggi pubblici della città per le numerose famiglie che vivono situazioni di forte disagio e che da troppo tempo non trova risposta in termini di disponibilità di nuove case.

E’ per questo che riteniamo che la procedura di esproprio per pubblica utilità trovi il suo fondamento sociale e giuridico anche nelle motivazioni accennate brevemente sopra. Da parte nostra, nel Bilancio previsionale 2020 – approvato in Giunta a tempo di record lo scorso 14 novembre – abbiamo inizialmente già previsto risorse per oltre € 750.000 per i primi lavori di manutenzione che si renderanno necessari.

Il nostro obiettivo è quello di restituire alla città, entro la fine del mandato, un’opera che per troppo tempo è rimasta incompiuta e inutilizzata, riportandola alla sua funzione sociale originaria.

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Ultimo aggiornamento

19/11/2019