Questo sito utilizza solo cookie tecnici e analytics di terze parti che rispettano i requisiti per essere equiparabili ai cookie e agli altri identificatori tecnici. Pertanto non è richesta l'acquisizione del consenso.
I coniugi possono scegliere tra i seguenti regimi patrimoniali:
“Separazione dei beni”: con la separazione ciascun coniuge conserva la titolarità esclusiva dei beni acquistati durante il matrimonio; quindi ciascun coniuge ha il godimento e l’amministrazione dei beni di cui è titolare esclusivo;
“Comunione dei beni”: è il regime patrimoniale legale dei beni, ovvero, se i coniugi non optano per un regime diverso si applica automaticamente la comunione (questo regime è stato introdotto dalla Riforma del diritto di Famiglia del 1975).
A chi si rivolge
Ai cittadini coniugi, anche stranieri, residenti in Italia.
Accedi al servizio
Il regime patrimoniale della "Comunione dei beni" (Comunione Legale) viene instaurato automaticamente con il matrimonio.
I coniugi possono richiedere la "Separazione dei beni":
1. con una dichiarazione inserita nell'atto di matrimonio:
se ci si sposa con rito religioso la comunicazione va fatta al Parroco;
se ci si sposa con rito civile va resa una dichiarazione all'ufficiale di Stato Civile del Comune dove sarà celebrato il matrimonio.
2. oppure successivamente alla celebrazione del matrimonio, attraverso un atto notarile: il cambiamento viene annotato a margine dell'atto di matrimonio.
Inoltre, con atto notarile, si può costituire un Fondo Patrimoniale dove vengono destinati beni immobili, mobili iscritti in pubblici registri (es. auto, imbarcazioni ecc.) e titoli di credito, per far fronte ai bisogni della famiglia; sarà cura del Notaio in seguito trasmettere all'Ufficiale dello Stato Civile la documentazione necessaria per l'annotazione a margine dell'atto di matrimonio.
In base all’art. 30 della legge 218/95, anche i cittadini stranieri residenti in Italia possono scegliere uno dei regimi patrimoniali previsti dalla legge italiana , questo per facilitare il loro inserimento nella vita comune in Italia oppure diversamente indicare quale regime patrimoniale intendono richiedere.