E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto flussi 2023, che stabilisce il numero di cittadini non UE che potranno entrare in Italia per motivi di lavoro.
Per l’anno 2023, sono previsti 136.000 ingressi, dei quali 9.500 saranno riservati al settore dell’assistenza familiare.
I datori di lavoro potranno presentare domanda accendendo al portale del Ministero degli Interni (clicca qui) utilizzando il proprio SPID.
Le quote verranno distribuite in base all’ordine di arrivo delle domande.
Le domande potranno essere presentate in base alla tipologia nei seguenti giorni:
- dal 2 dicembre: per i lavoratori subordinati non stagionali di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
- dal 4 dicembre: per gli altri lavoratori subordinati non stagionali;
- dal 12 dicembre: per i lavoratori stagionali.
I settori di impiego per i lavoratori non stagionali sono i seguenti:
- autotrasporto merci per conto terzi;
- edilizia;
- turistico-alberghiero;
- meccanica;
- telecomunicazioni;
- alimentare;
- cantieristica navale;
- trasporto passeggeri;
- pesca;
- acconciatori;
- elettricisti;
- idraulici.
I Paesi di provenienza previsti sono i seguenti:
Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia e Ucraina.
Tutte le info su: sito Ministero degli Interni